
Il Parquet: la moda e il mito di un classico intramontabile
Perché non scegliere anche il parquet in cucina?
E’ vero, desta sempre qualche dubbio scegliere di posare il parquet in cucina. Il primo interrogativo che ci si pone è sulla sua resistenza, che si parli di caduta di acqua o di oggetti che in modo accidentale, potrebbero rovinarlo.
E se il parquet lo voglio anche in bagno oltre che in cucina? Cosa faccio? Posso metterlo o scelgo un altro tipo di pavimento?
#Il parquet in cucina e bagno: quale scegliere
Da una decina di anni, l’interior design delinea una casa dove il parquet, viene posato in tutti gli ambienti e anche se per alcune stanze potrebbero venirci dei dubbi, non bisogna spaventarsi, perché basta seguire qualche piccolo accorgimento.
Se si sceglie il parquet, bisogna sicuramente puntare sulla massima qualità del legno. Dovrà quindi essere resistente, in modo che non si danneggi eccessivamente con l’usura e stabile, quindi un parquet che non si deformi con umidità e acqua, resistente anche a graffi ed urti di oggetti caduti di ogni sorta.
Sono in particolare questi due tipi di parquet, ad avere le caratteristiche elencate in precedenza:
- Il wengé – resistente, stabile, impermeabile e duro. Molto adatto alla cucina e al bagno.
- Il teak – resiste molto bene agli agenti atmosferici, è utilizzato infatti non soltanto in casa ma anche all’esterno. Risulta molto resistente alla caduta di oggetti, schizzi d’acqua o al rischio di caduta di cibi grassi e oleosi.
Si può però optare anche per altri tipi di parquet che non hanno nulla da invidiare al wengé e al teak e che sono: l’iroko, il rovere e il merbau. Non vi preoccupate, un esperto del settore, vi darà tutto il supporto possibile al momento dell’acquisto in modo da scegliere il parquet che per qualità, gusto estetico e costo, farà al caso vostro.
Una scelta molto innovativa sarebbe invece il bamboo che non deriva da un albero ma è una pianta e che per qualità di resistenza, durezza e impermeabilità che lo rendono un materiale totalmente immune all’umidità, risulta quindi di avere prestazioni superiori al legno. Per quanto riguarda l’impatto estetico, risulterà originale dato che ne esistono numerose tonalità.
#Legno massello? O legno multistrato?
Molti non immaginano che anche questa è una domanda da doversi fare e per la quale gli esperti non sempre sono d’accordo. Diciamo che in linea di massima, la maggioranza pensa che il legno multistrato, sia più stabile e meno incline a deformarsi.
Inoltre un’attenzione particolare va rivolta allo spessore dei listelli di legno, perché se vogliamo posare il parquet in cucina o in bagno, il continuo utilizzo di questi ambienti e quindi il calpestio della superficie, impone che debba avere per necessità uno spessore intorno ai 3,5/3,8 mm.
#Consigli per un parquet sempre perfetto
Durante tutto l’articolo, abbiamo chiarito quanto bisogna stare attenti durante la scelta del proprio parquet, bisogna infatti tener conto di tanti piccoli dettagli perché un’essenza sbagliata, una posa diversa o un trattamento poco idoneo possono far sì che il nostro parquet duri poco e si danneggi molto facilmente.
Per far sì che tutto questo non si verifichi, possiamo anche salvaguardarlo con una buona manutenzione:
- Bisogna cercare di stare attenti alla temperatura e all’umiditàdella cucina o del bagno, avessimo intenzione di posarlo anche lì, sono zone infatti soggette a cambi repentini di temperatura. La temperatura ottimale deve essere intorno ai 18-21 gradi e l’umidità deve essere “domata” facendo arieggiare le stanze quando per esempio si cucina e c’è un’elevata presenza di vapore. La stessa cosa deve accadere in bagno, magari dopo aver fatto una doccia con una temperatura alta.
- Il parquet deve essere pulito quotidianamente con un panno leggermente umido e con un prodotto neutro che non danneggi la superficie. Non possiamo lavarlo con un panno imbevuto d’acqua altrimenti il legno la assorbirebbe, modificandosi e al fine danneggiandosi.
#L’alternativa al parquet classico
E’ possibile che si voglia optare per la posa di un materiale che non sia così impegnativo come il parquet classico. Esiste la soluzione, si potrà avere infatti lo stesso impatto visivo con alcuni tipi di prodotti che imitano il legno, ma che comportano una manutenzione minore e sono il gres porcellanato, il pvc e il laminato.
Sono tutte ottime soluzioni che si adattano in ogni ambiente nel quale si sceglierà di utilizzarli e che hanno come prerogativa quella di assomigliare al parquet in legno ma senza la tendenza a danneggiarsi. Un esempio è il gres che è un materiale ceramico e che non si danneggia e non patisce quasi nessuna usura. Lo stesso discorso si può fare per il pvc, che invece è plastico, e per il laminato, utilizzato spesso nei negozi che necessitano di un materiale che sia molto resistente al calpestio continuo.
Diciamo invece che se non si vuole rinunciare al parquet in legno, l’opzione più utilizzata è quella di cercare di fare un innesto tra pavimenti di diversi materiali. Combinandoli tra loro possiamo per esempio, utilizzare il parquet per la maggior parte della stanza e il gres nelle zone più critiche come il pavimento vicino al lavello e vicino ai fornelli.
#Concludendo possiamo dire che…
Il fascino del parquet in legno sta nel suo utilizzo. Non dobbiamo avere paura di calpestalo o graffiarlo perché non è di natura un materiale statico, ed il suo utilizzo ne accresce solo che la bellezza. E come tutte le cose belle, lo utilizzeremo e lo consumeremo, ma non è affatto un dramma, anzi. Contribuisce a fornire carattere al legno e ad accrescere la bellezza dell’interno immobile.
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